Mostra Arcangeli
Young Curator: Vestiti e Abiti nell'Arte
Gli studenti di IsArt, Liceo Artistico Arcangeli di Bologna, che hanno partecipato al Progetto CrowdSchool, hanno scelto una serie di quadri e di oggetti, tratti dalle collezioni di Europeana, con cui hanno realizzato una piccola mostra sul tema dell'abbigliamento nell'arte, che vi presentiamo in questa pagina, aggiungendo i loro commenti sulle opere selezionate.
Il dittico raffigura i signori di Urbino, Federico da Montefeltro (1422-1482) e sua moglie Battista Sforza (1446-1472). In accordo con la tradizione quattrocentesca, le due figure sono rappresentate di profilo, taglio che garantiva una notevole verosimiglianza e precisione nella resa dei particolari, senza che trasparissero gli stati d’animo: i duchi di Urbino appaiono infatti immuni da turbamenti e emozioni. L’unità spaziale è suggerita dalla luce e dalla continuità del paesaggio collinare sullo sfondo. Spicca il contrasto cromatico fra l’incarnato abbronzato di Federico e quello chiarissimo di Battista Sforza, pallore che, oltre a rispettare le convenzioni estetiche in voga nel Rinascimento, potrebbe alludere alla precoce scomparsa della duchessa, morta giovanissima nel 1472.
Il ritratto di Federico da Montefeltro presenta un ritratto a mezza figura del duca, elegantemente vestito con un abito rosso e nero e seduto su una sedia ornamentale. Federico è raffigurato di profilo, con il viso rivolto verso destra, e la mano destra appoggiata alla spada. La composizione del dipinto è estremamente equilibrata, con una rigorosa simmetria tra i due lati dell'immagine, sottolineata dall'architettura classica sullo sfondo. Sullo sfondo, si possono notare anche alcune rappresentazioni simboliche che alludono alle imprese di Federico, come il toro (simbolo di forza) e il leone (simbolo di coraggio).
Raffigurato di profilo, come nelle medaglie, con uno sfondo di un paesaggio a perdita d'occhio, la figura di Federico è possente, incorniciata da capelli e un copricapo caratteristico del XV secolo. La berretta a forma di tozzo cilindrico con la testina leggermente allargata, detta "alla capitanesca ", è accompagnata da un collarino sopra cui si appoggia un lucco, tipica toga che riprende il colore del copricapo.
Sul retro delle tavole, i duchi sono effigiati mentre vengono portati in trionfo su carri, accompagnati dalle Virtù cristiane. Le iscrizioni latine inneggiano ai valori morali della coppia. La presenza delle pitture sul verso induce a ritenere che i due dipinti, ora inseriti in una cornice moderna, potessero costituire in origine un dittico. (Francesca Fazio, Asia Torreggiani, Alessandro Paglia, Aurora Cenni, Yuri Fabbri, Valentina Medori, Daniele Martone, Beatrice Vespignani)
Il Doppio ritratto dei duchi di Urbino è un dittico, olio su tavola con i ritratti dei coniugi Federico da Montefeltro e Battista Sforza, opera di Piero della Francesca databile al 1465-1472 circa, e conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze. I sovrani sono raffigurati di profilo, come nelle medaglie, in un'immobilità solenne, sospesi in una luce chiarissima davanti a un lontano e profondo paesaggio a perdita d'occhio, che accentua le figure in primo piano. Il ritratto di Battista ha una colorazione chiara, con la pelle di un candore ceruleo, come imponeva l'etichetta del tempo: una pelle chiara era infatti segno di nobiltà. La fronte è altissima, secondo la moda del tempo che imponeva un'attaccatura molto alta.
Il ritratto di Galeazzo Maria Sforza di Piero del Pollaiolo è un dipinto a olio su tavola, realizzato intorno al 1471-1474, che raffigura il duca di Milano, appunto Galeazzo Maria Sforza. Il dipinto presenta un ritratto a figura intera del duca, elegantemente vestito con un abito di broccato e una pesante catena d'oro al collo. Galeazzo è raffigurato di profilo, con il viso rivolto verso sinistra, mentre regge una mazza ferrata nella mano destra. La composizione del dipinto è estremamente dinamica, con un forte accento sulla figura del duca e sul suo potere. Sullo sfondo, si possono notare alcuni dettagli architettonici, tra cui una finestra aperta che mostra un paesaggio in lontananza.
Galeazzo Maria sforza ha un volto serio, gli occhi piccoli, il naso grande, la bocca piccola, i capelli ricci. Ha un vestito bluastro decorato con dei gigli gialli e un vestito rosso. Indossa i guanti con in mano l'altro guanto e una collana con una pietrina rossa. (Francesca Fazio, Sara Saporetti, Asia Torreggiani, Alessandro Paglia, Aurora Cenni, Yuri Fabbri, Valentina Medori, Manuel Bove)
Il ritratto di Francesco Gonzaga è un dipinto tempera su tavola di Andrea Mantegna, databile al 1461 circa, in cui è raffigurato il figlio secondogenito del marchese di Mantova Ludovico Gonzaga, eletto cardinale a sedici anni da Pio II, poco dopo il Concilio di Mantova. L'effigie fu tra le prime opere dipinte da Mantegna per la corte mantovana, dove si era trasferito nel 1460. Il giovane cardinale è ritratto con l'abito porpora, di profilo su uno sfondo scuro. La posa laterale era consueta nell'arte nelle corti italiane del tempo. Con notevole sensibilità, l'artista fa emergere sotto l'abito ecclesiastico l'aspetto ancora fanciullesco e ingenuo del ragazzo, caratterizzando con naturalezza l'età adolescenziale. (Francesca Fazio, Asia Torreggiani, Alessandro Paglia, Aurora Cenni, Yuri Fabbri, Valentina Medori, Federica Tassi, Giada Bullini)
Ritratto eseguito da Jacopino del Conte, raffigurante due figure di età avanzata che si guardano. I visi non sono particolarmente espressivi, ma molto realistici, in cui si possono notare i dettagli dei tratti scavati dall'età. Indossano un turbante e una sorta di tunica, la luce crea un bel gioco di chiaro scuro sul drappeggio. La tecnica è probabilmente a grafite. (Francesca Fazio, Sara Saporetti, Asia Torreggiani, Irene Atti, Yuri Fabbri)
Ritratto di Eleonora da Toledo col figlio Francesco, del Bronzino. La duchessa è elegante, indossa un abito di tessuto prezioso e accuratamente lavorato, il tutto accompagnato da gioielli e un acconciature rigorosa che le incornicia il volto. L’abito è parzialmente coperto da una giacca lunga ricamata. (Francesca Fazio)
Ritratto del Re di Spagna, Filippo II, rappresentato a figura intera di tre quarti a sinistra. Il viso è incorniciato da barba e baffi con un'espressione pensosa e malinconica e uno sguardo che si perde nel vuoto. Gli abiti sono regali, con un farsetto ricamato e accollato di colore chiaro dal quale fuoriesce un colletto di camicia bianca , cosciali chiari con strisce di stoffa ricamate, che lasciano intravedere il tessuto sottostante, scarpe piatte con punta rotonda e una giacca con ampie maniche decorate e bordata di pelliccia nera. Filippo indossa il collare del Toson d’Oro, massima onorificenze cattolica, con la mano sinistra stringe un paio di guanti e con la destra l’elsa della spada. (Francesca Fazio, Yuri Fabbri)
Ritratto di Guidobaldo da Montefeltro di Raffaello. Dietro Guidobaldo da Montefeltro c'è una finestra dove si vede il paesaggio con le montagne e i campi. Guidobaldo ha i capelli lunghi, gli occhi piccoli, il naso stretto, la bocca piccola ed è serio. Ha un mantello nero e un copricapo nero a punta e sta guardando lo spettatore. (Francesca Fazio)
Ritratto di Eleonora Gonzaga della Rovere, di Tiziano. Il vestito è in sontuoso velluto scuro, con fiocchetti dorati e uno scollo coperto da seta bianca e orlato da intarsi dorati con pietre preziose. I colori ricordano quelli della sella dei Montefeltro, dai quali i della Rovere avevano ereditato il ducato. Alle maniche escono sbuffi di seta, ondulati elegantemente. La cintura è un cordone dorato con nappa finale, a cui è appeso una martora con la testa-gioiello, in oro con perle e rubini incastonati; la duchessa ne accarezza con la mano destra la pelliccia scura. La donna indossa anche altri gioielli, tra cui una catena al collo con pendente con perle a goccia (simbolo di purezza della sposa), orecchini di perla, e anelli. (Francesca Fazio, Sara Saporetti, Asia Torreggiani, Alessandro Paglia, Yuri Fabbri, Valentina Medori, Veronica Mazzoli)
Ritratto di Alessandro Farnese, di Raffaello. Il cardinale è ritratto in piedi fino al ginocchio, nella mano destra stringe una lettera mentre la sinistra è distesa lungo la gamba. Lo sfondo è caratterizzato da una stanza buia con una finestra che lascia intravedere un luminoso paesaggio fluviale. Dominano la tonalità di rosso particolarmente acceso dell'abito cardinalizio, sotto cui indossa una veste bianca, e del berretto. (Francesca Fazio, Yuri Fabbri)
Ritratto dipinto da Lotto Lorenzo nel 1480-1567, raffigurante Bernardo de Rossi. L'uomo è di tre quarti, con un postura dritta ed un espressione seria. Tiene nella mano sinistra una pergamena. Il viso non è espressivo, lo sguardo rivolto in avanti, gli occhi chiari. Ha il capo coperto, ma si intravedono lateralmente i capelli. Indossa una mantellina rossa che copra parte del busto superiore in cui son presenti dei bottoni sferici. Sotto la mantellina è visibile un colletto bianco e nero di un vestito. Nella mano in cui stringe la pergamena si vede un'anello sul dito indice, di colore oro.
In questo dipinto lo sfondo è del tutto nero, ma traspare una tenda verde. La figura ha un volto serio, gli occhi piccoli e celesti, il naso a punta, la bocca piccola il suo vestito è rosso con qualche macchia arancione tiene in una mano un papiro. (Francesca Fazio, Sara Saporetti, Asia Torreggiani, Yuri Fabbri)
Antea, del Parmigianino. La giovane donna ha una pelle di martora che scende sulla spalla destra poggiandosi sulla mano guantata. Il grembiule, ornamento in uso tra la nobiltà settentrionale, è drappeggiato sul pesante vestito di seta. L'accurata pettinatura, ingentilita da un prezioso fermaglio con perla, lascia scoperto il perfetto ovale del volto. L'opera, tra i massimi capolavori del manierismo italiano, è certamente uno dei più raffinati esempi di figura femminile del Cinquecento. (Francesca Fazio, Sara Saporetti, Asia Torreggiani, Yuri Fabbri)
Ritratto di Galeazzo Sanvitale, del Parmigianino. Il nobile ci osserva seduto su una savonarola messa di traverso, in modo da allargare lo spazio, dandogli maggiore profondità. È un bell’uomo di nemmeno trent’anni, che porta una barba bionda e riccia, pettinata da poco. Sotto a una cappa scura, che mette in risalto il suo viso luminoso, indossa un’elegante veste rossa che fa da pendant col colore del cappello. Alle sue spalle, da un lato, vediamo l’armatura e la mazza ferrata che ne sottolineano lo status di prestigioso condottiero militare, dall’altro un bel paesaggio boschivo. (Francesca Fazio, Asia Torreggiani, Yuri Fabbri)
Ritratto di Bianca Capello. Bianca Cappello fu una nobildonna veneziana, figlia del patrizio Bartolomeo Cappello, che ricoprì prestigiosi incarichi. Bianca era dotata di un temperamento romantico e appassionato, ma soprattutto di una eccezionale bellezza. Bianca è qui abbigliata con un sontuoso abito riccamente decorato. Dalla scollatura fuoriesce la ricca trina della camicia bianca che le incornicia il collo. La nobildonna indossa gioielli di perle al collo e alle orecchie, i capelli sono raccolti fermati da un velo di pizzo, la fronte è scoperta e segnata da una perla inserita nell'acconciatura. Anche la posa e lo sguardo fiero rivolto verso lo spettatore suggeriscono l’alta estrazione sociale della nobildonna. (Francesca Fazio, Sara Saporetti, Asia Torreggiani, Alessandro Paglia, Aurora Cenni, Yuri Fabbri, Valentina Medori, Veronica Mazzoli)
Ritratto del cardinale Ippolito de' Medici, attribuito a Tiziano. La figura emerge da uno sfondo scuro, il suo sguardo sta fissando la persona che lo sta guardando. Ha la barba, occhi piccoli, naso appuntito, bocca piccola e capelli corti, ed è molto teso. Ha un abito militare all'ungherese rosso scuro con una cintura intorno alla vita, porta un cappello con un fermaglio con piume e un colletto. In una mano tiene un bastone e nell'altra una spada. (Francesca Fazio, Sara Saporetti, Asia Torreggiani, Alessandro Paglia, Yuri Fabbri, Valentina Medori)
Ritratto di famiglia di Frans Floris. La famiglia è affollata attorno al tavolo coperto da una tovaglia ricamata, sulla quale è posta varia frutta al centro e a destra un piccolo pianoforte. Nell'angolo a destra spunta anche un gatto, che sta cercando di arrampicarsi sul tavolo. Sono rappresentate donne col capo coperto, due bambine con i capelli acconciati in delle trecce e quattro uomini col capo coperto da un cappello. I vestiti delle donne non sono troppo elaborati, hanno maniche a sbuffo e alcune una scollatura squadrata. Probabilmente si tratta di un momento di svago musicale, data la presenza dell'uomo al centro, che suona uno strumento simile a un mandolino. La ragazza alla sua sinistra suona il pianoforte. L'ambiente in cui si svolge il tutto è decorato da due quadri sulla parete dietro di loro, raffiguranti un ritratto ed un paesaggio. (Sara Saporetti, Asia Torreggiani, Yuri Fabbri).
Ritratto di giovane donna, di Tiziano. Tiziano rappresenta una giovane donna che con una mano accarezza una perla appesa a una catena d'oro. I suoi capelli avvolti in trecce con piccoli ricci sulla fronte riflettono lo stile dell'epoca. Indossa un abito di seta con pizzo sulle maniche. I gioielli e sontuoso vestito sottolineano la sua ricchezza. (Asia Torreggiani)
Ritratto di Don Garzia de' Medici, bambino. Dipinto realizzato da Agnolo Bronzino nel 1551, è un olio su tela situato nel Museo Nazionale di Palazzo Mansi a Lucca. Il ritratto fu probabilmente commissionato da Eleonora di Toledo, moglie del duca, al Bronzino nel 1550, quando questi si trovava a Pisa. Su uno sfondo scuro è ritratto il bambino, biondo e posto frontalmente a mezzo busto. È vestito con un farsetto color rosso con ricami d'oro. Il dipinto è posto dentro una cornice sagomata liscia e dorata. Da quest'opera derivano la versione del Prado e la miniatura degli Uffizi. (Irene Atti)
Sigismondo Pandolfo Malatesta in preghiera per San Sigismondo, di Piero della Francesca. Raffigurazione di Sigismondo Pandolfo Malatesta di profilo, inginocchiato, con le mani congiunte. Indossa una tunica. A sinistra vediamo il sovrano seduto in trono e a destra un cane. (Yuri Fabbri)
Nel dipinto di Francesco Trevisani si vede Gesù tolto dalla croce e sorretto da due angeli che stanno piangendo. Tutte le figure sono sproporzionate. Sullo sfondo c'è il cielo e sotto di loro la tomba di Gesù. I colori sono sfumati e accesi e c'è una luce che illumina Gesù. (Yuri Fabbri)
Vergine con Bambino. Il dipinto di Francesco Napoletano presenta il ritratto della vergine Maria con Gesù Bambino, che sta tenendo tra le braccia un uccellino. I colori sono molto scuri. Dietro di loro lo sfondo è buio e sopra la testa della Vergine si vede il soffitto di legno. Gesù sta guardando Maria. Nel velo di Maria c'è un fermamantello con un rubino rosso. (Yuri Fabbri)